Ci ricorda la rivista Wired, sempre ricca di spunti per cimentarsi nell’arte del presagio di Scenari, che il Breaktrhough of the year è il progetto di ricerca spaziale del James Webb Telescope. ​Ci sono state polemiche sul nome del progetto ma non ci sono dubbi sui risultati: il telescopio “ha appena scoperto le più antiche galassie di sempre, ha fatto luce sulla composizione chimica dell’atmosfera di un esopianeta, ci ha restituito immagini mozzafiato (vedi immagine riportata), dai pilastri della creazione, alle aurore di Giove alla nebulosa della Carena. Ed è solo l’inizio. Ma le promesse di conoscenza portate dal James Webb Telescope e i primi risultati acquisiti sul campo sono tali da non lasciare dubbi: per la rivista Science, al consueto appuntamento di dicembre che celebra le più importanti scoperte scientifiche dell’anno che si sta per chiudere, è il “Breakthrough of the year”.

Altre Ricerche ci sembrano più vicine alla realtà e ad una loro applicazione industriale. Tra le dieci Scoperte scientifiche del 2022, ricordate da Wired, giusto per soddisfare un po’ di curiosità e spingere ad andare a leggere l’articolo si ricordano il virus che scatena la sclerosi multipla, avanzamenti nella coltivazione del riso perenne, intelligenze artificiali che iniziano ad essere anche creative.

D’altra parte le innovazioni spesso nascono dalla Ricerca, anche quando questa appare lontana dalle operatività aziendali. La “vecchia” tripartizione tra Ricerca pura, Ricerca applicata e Sviluppo, mantiene nel tempo la sua validità e ci aiuta a capire il loro diverso ruolo e la diversa vicinanza che hanno rispetto alla generazione di Innovazione. Così la sequenza che mi sembra interessante è quella di partire dai risultati acquisiti ad una certa data per attivare progetti di Ricerca dai quali trarre spunti per l’innovazione di prodotto, ma anche di processo. Inoltre quando la tecnologia con le sue proposte consente delle innovazioni che rendono “per tutti quello che prima era per pochi” (Clayton Christensen) si avrà quella definita come “disruptive innovation. L’innovazione che cambia il mondo. Così, ad esempio, tutte le varie tecnologie abilitanti del digital world avranno quest’effetto. Da Internet of things alla casa domotica, l’Intelligenza artificiale per concludere, per il momento con il metaverso, dove il virtuale sarà stravolgente per i nostri modi di essere.

La Ricerca che è alla base dell’innovazione, ha quindi determinato e determinerà i cambiamenti sempre più rapidi che abbiamo vissuto e che vivremo.

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