Ho da poco letto la newsletter dell’Istat (25 luglio 2022). Il settore delle nuove costruzioni residenziali in Italia è cresciuto dell’8,4%, il Covid pur nei numeri non completamente tranquillizzante sembrerebbe “sotto controllo” e il Pil italiano, nonostante i venti di guerra sempre più freddi, viaggia contro ogni aspettativa tra il 4% e il 5%.
Figura tratta dall’ultimo Bollettino Istat: “Vedere prima di credere”
Nonostante questi numeri e il fatto che davvero molti italiani si stiano godendo delle meritate vacanze estive, i nostri politici non solo ci dicono che “le cosa vanno male”, ma vanno talmente male che è meglio far cadere il governo Draghi. Con questa crisi di governo mi viene da sottolineare che abbiamo avuto l’ennesima e inconfutabile dimostrazione che larga parte della nostra classe politica fa di tutto per fare non il bene del Paese, ma per curare gli interessi del proprio partito, anzi peggio: per curare i propri personali interessi (Solo così si spiegano improvvisi e poco giustificati cambi di partito e fondazione di nuove realtà politiche).
Come si fa a non pensare al bene del Paese. Ad un Paese che grazie all’industria e al turismo culturale e paesaggistico, stava uscendo “bene” dal combinato devastante Covid e Guerra in Ucraina. E invece no! Rieccoci precipitare nel ridicolo a livello mondiale. Di solito si va in crisi perché si va male. Di solito si “caccia” un Presidente del Consiglio perché è un inetto. E invece no! Noi facciamo qualcosa che nessun Paese al mondo farebbe: facciamo cadere un Presidente del Consiglio, che stava portando qualche risultato e che in più contava su una leadership autorevole riconosciuta da molti. Qualsiasi Paese con politici intelligenti avrebbe cercato per il Bene del Paese di prolungare il più possibile tale situazione. E invece no! Mi viene il sospetto che qualcuno ipotizzasse di perder voti in tale situazione poiché al posto delle “chiacchere”, iniziavano a contare i “fatti”.
Insomma non mi resta che pensare a un film comico, ma con un finale serio. E mi sento di consigliare anche a voi di cercare di farlo rivedendo un film di qualche anno fa con Roberto Benigni e Massimo Troisi “Non ci resta che piangere”. È ancora di grande attualità. Speriamo che Leonardo da Vinci ci possa dare una mano. Che persone “illuminate” come quelle delle famiglie Medici e Sforza riprendano in mano un Paese, che ha sempre avuto dei validi potenziali. Spesso però, soprattutto di recente, ce li siamo giocati, dandoli da gestire e valorizzare alle persone sbagliate.
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