Ci sono molti motivi per cui abbiamo selezionato per voi alcune riviste di management, per la precisione Harvard Business Review, Sloan Management Review e McKinsey Quarterly, e abbiamo deciso di seguirle. La più banale: la mancanza di tempo da parte vostra, per seguire con continuità queste 3 riviste e magari anche alcune riviste specialistiche di area funzionale. In realtà l’aspetto qualificante della scelta è l’autorevolezza delle tre riviste stesse. Il livello medio dei contenuti e il loro taglio scientifico è elevato. Ce ne siamo convinti anche per aver visionato le procedure di selezione degli articoli. Per uno studioso di management pubblicare su una di queste riviste rappresenta un importante riconoscimento. Inoltre abbiamo valutato come positivo il carattere prevalentemente «trasversale» degli articoli: nella maggior parte sono articoli di general management e, per la rivista dell’Mit, la Sloan Management Review (Smr) con un taglio più attento alle «tecnologie abilitanti». Questo traspare anche dalla classifica degli articoli più letti proprio di quest’ultima rivista.
Non ultimo, sempre come aspetto qualificante delle 3 Riviste: il contenuto innovativo di molti degli articoli pubblicati. Così non è un caso che, nella prassi dei docenti della Harvard Business School, l’articolo su Hbr spesso precede la pubblicazione di un libro sul medesimo argomento, frutto di articolate Ricerche sul campo. È interessante sottolineare che la Sloan Management Review rappresenta spesso la “voce contro”. Gli autori che con le loro proposte escono dal “coro delle tematiche classiche del management” spesso pubblicano prima su questa rivista, più che su Hbr. Questo indipendentemente dall’essere docenti dell’Mit. Ne sono esempi emblematici Henry Mintzberg (McGill University), George Day (Wharton School) e Rita Gunther McGrath (Columbia Business School), che hanno pubblicato alcuni articoli disruptive prima su Smr. Lo stesso Clayton Christensen (Harvard Business School) non ha disdegnato di pubblicare articoli e rilasciare interviste a Smr.
Da ultimo, non mancano i momenti di confronto con i lettori su aspetti di attualità, in una sorta di survey dalle quali trarre utili indicazioni. Così vengono presentati in un articolo di Laura Amico i risultati di una riflessione suggerita dalla Rivista ai suoi lettori chiedendo loro: come hanno gestito i nefasti impatti del 2020: di cosa sono riconoscenti? Che cosa hanno imparato? E quale sia l’aspetto che si vuole ricordare?
Comunque non perdiamo di vista neanche una terza Rivista: in questi anni abbiamo costantemente seguito anche McKinsey Quarterly, segnalandovi gli articoli più interessanti, che non sono mancati anche in questo anno di Covid, anzi. Oggi Mckinsey, in logica sempre più multimediale, propone oltre alla rivista e al Global Institute, il McKinsey Blog.
Queste 3 Riviste resteranno le colonne portanti della nostra piattaforma, transitando prima dal Blog e poi, se meritevoli, passando alla Learning Room. Il passaggio in Learning Room sarete anche voi a deciderlo: dipende da quanti di voi hanno deciso di leggere il singolo contributo.
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