Si moltiplicano i contributi che aiutano a delineare il profilo di un’impresa diversa da quella che si è dimostrata essere la dominante nel capitalismo classico che ci ha accompagnato dal secondo dopoguerra in poi. Questa impresa risulterebbe diversa poiché rispetta i principi di centralità delle persone e della rilevanza della “cultura”. È un’impresa che fra l’altro dovrebbe tendere ad adottare comportamenti molto simili a quelli dell’ameba in natura. Anche Mintzberg sottolinea come l’ameba sia un microorganismo che nel caos riesce a far convivere: destrutturazione, alta adattabilità e il coordinato rispetto tra loro di tutte le componenti, in quanto caratterizzate da precise finalità.

In proposito, mi è sembrato interessante, e per questo lo segnalo, l’articolo di Giovanni Siri. Tra le sue varie considerazioni mi sembra pienamente condivisibili quelle che sottolineano quanto l’impresa post-pandemica abbia e avrà bisogno: a) di una cultura vasta, quasi enciclopedica come suggerisce Dioguardi e che le tecnologie dell’Artificial Intelligence faciliteranno; b) di ricche relazioni tra le persone, come ampiamente teorizzato da Hamel e Zanini.

Ne sortisce un’impresa magari un po’ caotica, ma democratica, con diritto di parola per tutti. Per capire come sia possibile muoversi verso questa situazione si può sottolineare, come ci evidenzia Giovanni Siri nel suo articolo Lavoro di gruppo (Persone e Conoscenze n. 182 Gen/Feb 2025), il ruolo delle relazioni interpersonali ed in particolare delle relazioni che si devono imparare a praticare nel lavoro di gruppo. Per capire in modo più compiuto il pensiero di Siri si rimanda al nostro commento del suo libro dal titolo che gioca molto bene su una parola, cambiamento. Questa diventa Cambia mente. Un paio di messaggi sono chiari. Il primo, come ricorda la copertina del libro, è che il cambia mente richiede il cambio di una pluralità di “paia di occhiali”, anche perché la mente è a più dimensioni. Il secondo messaggio è che se ci si vuole adeguare ai cambiamenti di ambiente esterno è necessario lavorare soprattutto sulle persone, cambiando lo stile relativo ad una loro connessione per poi cercare un loro coinvolgimento.

Dove il lavoro di gruppo va al di là della sua corretta introduzione nelle attività lavorative che è chiamato a svolgere. Il lavoro in gruppo è la soluzione dalla quale partire, da praticare per le attività che si devono svolgere appena è possibile farlo. Il gruppo aiuta a ripensare le imprese come sistemi di relazioni costruttive tra persone.

Resta aggiornato con i nostri contenuti attraverso la nostra newsletter.

Scopri Manage-Mind: i migliori contenuti di management sempre a portata di clic