L’occasione è da non perdere. Il libro di Nicola Attico (Blockchain. Guida all’ecosistema, Guerini Next, Milano 2018),come si può cogliere scorrendone l’indice, rappresenta una chiara e stimolante analisi della nascita e della evoluzione prospettica della tecnologia Blockchain.

Aldilà delle proposte iniziali nell’area monetaria, Bitcoin e successivamente nel 2015, Ethereum, con la criptomoneta ether (ETH), la Blockchain oggi si avvia ad essere estesa ed applicata al di fuori del solo sistema finanziario. Le sue applicazioni spazieranno, come si evidenzia anche in un articolo di Matt Higginson, Marie-Claude Nadeau e Kausik Rajgopal (3 consulenti Mckinsey) dal titolo «Blockchain’s Occam Problem», dall’accounting ad altri processi aziendali. Si sottolinea peraltro quanto si tratti di una tecnologia ai primi stadi del suo ciclo di vita e quindi con alcuni potenziali applicativi ancora da scoprire.

Di queste possibili applicazioni, anche Nicola Attico ne presenta alcune con riferimento alla supply chain, ai mercati digitali decentralizzati, beni immobili, energia in mercati liberalizzati e persino ai mercati delle opere d’arte. Ci saranno, secondo l’autore, anche delle ricadute nell’area della governance aziendale e sociale, con la nascita di Decentralized Autonomous Organization (DAO), un’organizzazione in cui le regole, come spesso capita in quelle attuali, non sono implicite e soggette ad interpretazioni soggettive, ma stabilite mediante il codice e automaticamente applicate. Non va taciuto uno dei pregi di questa tecnologia: ha come elemento portante la crittografia. Questa potrà diventare l’arma di difesa dei singoli rispetto a tecnologie invasive, come Internet. Francesco Varanini, nella Prefazione del libro di Attico scrive: «la crittografia si trasformerà in uno strumento per proteggere la libertà individuale: In modo da permettere ad ogni cittadino di svelare di sé, di volta in volta, solo quello che serve, quando serve, a chi serve».

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